lunedì 30 marzo 2015

29.03.15 - SANTANDER MEZZA MARATONA CITTA' DI TORINO





Mi ricordo quelle giornate d'agosto trascorse sulla costa adriatica, era la metà degli anni 90' e i grandi portavano al polso degli orologi meravigliosi. Erano gli orologi dei sub. La mia immaginazione restava rapita all'idea che quegli orologi fossero subacquei, con quelli addosso si poteva andare addirittura a 50m di profondità, ed erano svizzeri (dove però il mare non c'è). Mamma, che belli, tutti colorati, con la ghiera che girava per poter tenere il conto dei minuti di ossigeno nelle bombole. Che fortunati erano i grandi, mia zia aveva addirittura quello  con le pinne di squalo. Era proprio da sub, quello.
20 anni dopo un orologio del genere me lo ritrovo al polso, al via di una mezza maratona. Lo swatch scuba.
Nel frattempo ho imparato anche il nome del modello, prima era semplicemente lo swatch, però la mente di un adulto è insipida a volte anche triste. Quell'orologio smette di sembrare un oggetto tecnologico, al polso di intrepidi esploratori dei mari tropicali, e diventa un pezzo di modernariato di poco valore e di scarsa qualità costruttiva.
La mia noiosa mente di semi-adulto avrebbe voluto al polso il noioso Garmin, ma quest'ultimo era talmente annoiato da se stesso che sabato notte ha deciso di non caricarsi.
E allora via, mettiamoci al polso questo ridicolo scuba, utile come una meridiana, ma poi mi dico la gente ha sempre corso senza gps, ma poi mi rispodo, sì la gente, ma tu senza gps non ti lavi nemmeno i denti, e poi questo cavolo di fastidio alla bandelletta, proprio stamattina mi doveva saltare fuori?
Per fortuna lo sparo fa sparire queste paranoie e via, si va verso una corsa fatta solo di sensazioni. Teoricamente, dovevo fare una mezza controllata, ma io francamente non ne sono capace. Io quando mi attacco il numero urlo "all'arrembaggio" e mi metto il coltello tra i denti, sopratutto se la corsa è lontana da casa, sopratutto se devo spendere i danei per farla. Vorrà dire che gareggerò poco, ma quando gareggio, gareggio.
Il percorso è molto motivante, è all'interno di Torino, con partenza e arrivo in piazza S. Carlo, e già questo gli fa guadagnare dei punti. Nonostante abbia corso per quasi 16 km in solitudine la mia mente non si è mai annoiata; anche questo conta. la strada non è quasi mai completamente pianeggiante ma sale o scende leggermente, con anche qualche tratto sui "lastroni" e tra le rotaie del tram che un po' di fastidio lo danno.
Taglio il traguardo e ad un ragazzo che ho superato proprio sulla riga chiedo: che tempo hai fatto? sui 17 mi risponde. Però, bene, non l'avrei sperato. Alla fine tempo ufficiale 1:17.42, mio primato.

 Bene, avanti così.

martedì 24 marzo 2015

CINISMO DELLE 22 E 30




"Le verità cercate per terra da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali".
 Adoro questa strofa del Cirano di Guccini. Le mie ali però spesso cadono, si sciolgono come quelle di Icaro.
Io di amore non dovrei parlare perché quando ne parlo, parlo di ciò che non conosco. Ma all'amore mi viene naturale pensare, anche se questo mi fa sentire il Giacomo di Recanati che osservava la donzelletta
La schiatta della scimmia eretta sembra non avere altra ragione di vita che l'amore, le sue più grandi espressioni sono proprio legate a questo sentimento.
Quando però il sole mi scioglie le ali, inizio a pensare che l'uomo è un essere superbo ed illuso, avvolge con le parole più sublimi ed alte  ciò che forse è solo una delle tecniche di sopravvivenza più geniali adottate da un essere vivente.
 L'amore, fa incontrare le persone, le fa credere di essere una cosa sola, uniti contro le difficoltà della vita. L'amore, garantisce la continuazione della specie, offre ottime probabilità di sopravvivenza della prole. L'amore dei genitori fa sì che ci siano 2 individui che si occupino del cucciolo d'uomo, e se ne occupano ben oltre l'indispensabile aiutandolo addirittura a trasmettere il proprio patrimonio genetico e nella crescita della prole di lui. L'amore poi è in grado di compattare gruppi sociali che vanno oltre la consanguineità ed arriva addirittura ad unire intere nazioni contro minacce esterne.
L'uomo poi, ha una precisa idea del fine, del limite e della morte. Come può, povera creatura portare questo fardello tutto da solo? Ne deve condividere l'onere.
Vista sotto questa prospettiva l'uomo non sembra meno bestia degli altri animali.
Forse, sminuire così tanto o addirittura insultare la sacralità dell'amore, non ne rende meno fondamentale la ricerca.
Forse, il renderci conto della piccolezza di ciò che ci rende felici, non ne deve impedire il perseguimento.
Forse siamo davvero nullità, figurarsi cosa devono essere le cose che ci tengono in vita.

Forse, è meglio che calo, perchè a 190bpm non arriva molto ossigeno al cervello, e di conseguenza i pensieri ne risentono...

domenica 22 marzo 2015

22.03.15 - RUN DONATO - 10KM




Quando andavo all'Università c'erano quelle gelide mattine nelle quali,avendo puntato la sveglia alle 5:45, qualsiasi mezzo di trasporto pubblico riscaldato diventava la più soporifera delle culle.
 Persino il marcio, scomodo ed affollato treno regionale, conciliava con il suo dondolio ed il suo tepore delle dormite epiche. Quante volte ho fantasticato su come sarebbe stato bello se il treno avesse proseguito la sua corsa (si fa per dire) oltre Milano, verso le Alpi, concedendomi altre ore di sonno glorioso. Ed invece no, la mia sveglia mentale squillava esattamente all'altezza di San Donato, i palazzoni della Bmw e dell'Enel erano li ad aspettarmi ricordandomi che la giornata era definitivamente iniziata.
Tutta questa intro per dire che oggi a S. Donato ci ho corso. Che noioso.
Pioggerella,  tempo umido, percorso di 9km e 900m ed una prestazione che non mi soddisfa nemmeno un po'. 
Potrei dire, cheè stata una settimana di melma, che in corsa non ho sfruttato quasi il ritmo di nessuno, che l'umidità mi ha frenato le gambe, che in partenza sono stato ostacolato ma saprebbero tutte di scuse. Però intanto le ho dette.
La verità è che rispetto alla mia prima gara 2015 di 3 settimane fa non sono migliorato, anzi sono peggiorato leggermente.
Stranamente le sensazioni non erano neppure malvagie, ho sofferto anche meno rispetto al solito, ed è questo secondo me il punto, perché oggi è come se non fossi riuscito ad arrivare veramente al limite, appena prima entrava in azione il limitatore che, se da un lato mi ha permesso di fare una gara regolare, dall'altro non mi ha concesso di osare.Tempo allo sparo 35'28", 36esimo (su 663 persone, almeno fa un po' figo)




Prossima settimana andrò a fare la mezza maratona di Santander a Torino, distanza sulla quale non mi sento affatto pronto, però se non altro sarà un ottimo allenamento e l'occasione per rivedere Torino, città in cui l'ultima volta che andai avevo 9 anni, per cui è il caso di ritornarci. Dicono che Torino sia la più parigina tra città italiane, se è così è già la città giusta in cui correre.

Buona settimana, buone corse, buon tutto.


PS. ah, dimenticavo, questo lo voglio scrivere. Mancano 10 minuti alla partenza, vedo che c'è già tanta gente al nastro di partenza e allora mi accodo. Poi noto che tante persone finiscono tranquillamente il loro riscaldamento e si posizionano davanti. I giudici chiaramente non fanno una piega. 
Io sono il primo a dire che uno che fa 10km in 30 minuti debba partire davanti, il problema è che davanti si posizionano fenomeni che a fare quella distanza ce ne mettono 45 di minuti. Poi si vantano di essere sportivi, ma la loro sportività dove sta? Ci si lamenta dei tanti problemi di questo paese, ma se anche nel ludico diamo la prova di non essere in grado di rispettare le regole e nemmeno di farle rispettare, sarebbe il caso di tacere. Chi è causa dei propri mali pianga se stesso. In partenza io qualche spintone l'ho dato e qualche nomaccio me lo sono preso, del tutto meritato, tra l'altro, ma mi devo pur difendere dalla prepotenza.  

domenica 15 marzo 2015

11° settimana 2015


Questa settimana è passata velocissimevolmente.
Se dovessi riassumerla in due parole direi settimana da"magro e famelico", perchè è proprio quello che la mia testolina sta pensando di me stesso.
 Finalmente ho di nuovo fame di fatica e sono concentrato e motivato per un obiettivo.
Sono esaltato? Sì, e comprendo tutta la negatività che c'è dietro questo pensiero, una pericolosa sensazione di bastare a se stessi e una reale paura di far gravitare per l'ennesima volta la mia vita attorno ad inutilità e a vanagloriosi scopi.
Per il momento mi godo la duplicazione dell'energia che l'esaltazione offre, ma so già che ben presto dovrò tornare a fare i conti con aspetti non piacevoli del mio pensiero, che le endorfine derivanti da una corsa possono solo nascondere ma non cancellare.
La strada verso l'accettazione di se stessi è lunga e la corsa non può darmi una mano
Che ci volete fare, rivendico tutto  il diritto "mannoiano" di essere dolcemente complicato nonostante l'essere uomo

Ecco cosa si è fatto questa settimana:

LUNEDI': lipidico in piano, sostituito con 1h di rulli
MARTEDI': lipidico in piano (10' di riscaldamento <150bpm + 35'<160bpm)
MERCOLEDI': ripetute brevi in piano (3,5km riscaldamento +5 allunghi 10' + 10x400m da 1'19" a 1'16" rec 1'45"
VENERDI': corto veloce in piano (5 km di riscaldamento+ 4 km in progressione da 3'55" a 3'40" + defaticamento)
DOMENICA: intervall training (3,5 km di riscaldamento+ 4 allunghi10" + 5x(1000m in 3'30" intervallati da 1000m in 4'30" + 10-12' defaticamento)


Buon Lunedì, mancano solo 5 giorni al Sabato 

domenica 8 marzo 2015

10° settimana 2015





Questi sono gli allenamenti e le tracce Garmin della decima settimana 2015, nonché seconda settimana di tabella.

Lunedì: deciso per il riposo

Martedì: lipidico in piano (durata 35'), 10' di riscaldamento entro i 150 bpm + resto della seduta entro i 160bpm + stretching.

Mercoledì: ripetute brevi in pista: 3,5 km di riscaldamento lento e progressivo + 5 allunghi di 10" senza forzare con 30" di recupero al passo. 10X300m in progressione da 58" a 56" con 1'30" di rec. a corsa lenta+10' di defaticamento + stretching
Questi i tempi dei 10 300 mm:

1) 0:57.5
2) 0:57.1
3) 0:56.1
4) 0:56.3
5) 0:55.8
6) 0:56.3
7) 0:54.6
8) 0:55.4
9) 0:55.9
10)0:54.8

Giovedì: non era previsto nulla, per mantenere i 5 allenamenti settimanali (dato che Lunedì ho fatto niente) ho corso per 10 km a 174 bpm medi. Piuttosto stanco

Venerdì: riposo

Sabato: corto veloce corso sull'argine: 3,5km di riscaldamento lento + 3 allunghi di 10" con ritorno al passo + 4 km in progressione da 3'55" a 3'40" al km (velocizzare di 5" al km). Dato il vento a favore ho deciso autonomamente di abbassare i tempi di 5". 1° km corso i 3':44", 2°km in 3':47", 3°km in 3':37", ultimo km in 3':32".

Domenica: allenamento lievemente ondulato: durata 1h20' circa, primo quarto d'ora di riscaldamento,
poi tratti in piano entro i 160bpm, tratti in salita entro i 175bpm, tratti in discesa cercando di curare la tecnica. In realtà, dato le sensazioni meravigliose (successo 3/4 volte da quando corro) mi è venuto naturale correre un po' più forte del dovuto  



Buona settimana a tutti

sabato 7 marzo 2015

IN VIAGGIO


Pensieri al termine di un allenamento allo stadio Dordoni,
dove le fatiche e le preoccupazioni della giornata si sciolgono inaspettatamente sotto il
cielo notturno




IN VIAGGIO


In fine mi distendo, 
abbandonato sotto la volta nera, ora resa di bronzo dalle luci
Tum tum,
le tempie nelle orecchie,
il cuore ricorda le battute di poco fa.
Dono il mio calore al cielo,
sale leggero come le lingue di fuoco,
leggero come il pensiero mio attuale.
Tum tum.
La mente rintontita galleggia, cullata nell'oceano del firmamento
E lì, inerte con lo sguardo nel vuoto profondo,
oso un'idea potente:
Sono grato alla vita


(E.R)


Cielo Stellato con la strada della vita - Sergio Lai

domenica 1 marzo 2015

01.03.15 - PARABIAGO RUN - 10KM


Sono un gallo;  così diceva lo striscione della "Parabiago Run": se la corri sei un gallo. Quindi eccomi qua con la cresta alzata.
Più un pollo che un gallo in realtà, ma me lo si permetta di alzare un po' la cresta, dopo 2 mesi di dolori si ritorna nella mischia e si indossa di nuovo il pettorale.

Ora, non me ne vogliano i parabiaghesi??, la loro cittadina non certo è tra i posti più ameni del pianeta, eppure,  nel ritornare in quei luoghi, ho provato piacevoli sensazioni assieme ad un certo amarcord.
Quando correvo in bici da dilettante quelli erano i miei terreni di caccia (io purtroppo ero la preda). La mia squadra era di Pregnana Milanese e diverse gare si svolgevano in quelle zone.
Il tempo ha cancellare i ricordi brutti e a far rimanere solo i belli oppure li ha solamente trasformati in una malinconia agrodolce ed il fatto che non possano più tornare basta a farli sembrare piacevoli
Comunque sia, è stato bello tornare ed attaccasi addosso ancora un numero.
Ho avuto la conferma che nel milanese ci sono gare che noi a Piacenza ci sogniamo.
Lo speaker parlava di 450 iscritti competitivi più altrettanti non competitivi
Della mia prestazione sono soddisfatto, 35' e 46" (real time non presente) su un percorso di 10 km di asfalto con un paio di chilometri di sterrato, una stradina di campagna con una terra compatta ma con qualche buca ed avvallamento.
Sono contento, anzitutto perché ho corso senza problemi, e poi perché finalmente penso di aver gestito bene lo sforzo, non ho avuto cedimenti ed ho terminato ancora in spinta

classifica Parabiago run

link Garmin



Questa è stata anche la prima settimana in cui ho seguito la tabella preparata dal Dott. Huber Rossi

1° settimana

TIPOLOGIA ALLENAMENTO TABELLA
DESCRIZIONE ALLENAMENTO TABELLA
link garmin
23-feb-15
lunedì
RIPOSO


24-feb-15
martedì
TEST UNIQUE


25-feb-15
mercoledì
LIPIDICO IN PIANO (50')
10' riscaldamento <150bpm, 40'<160bpm
26-feb-15
giovedì
ALL. NON IN TABELLA 
 10km - zona 3 - moderato - avg bpm 175
27-feb-15
venerdì
SCARICO IN PIANO+ALLUNGHI
10'riscaldamento a 5'/km, 10' a 4':45"/km + allunghi 15" con recupero al passo 45"
28-feb-15
sabato



01-mar-15
domenica
GARA BREVE
PARABIAGO RUN